STORIA

LA STORIA DELLE SOCIETÀ DI MUTUO SOCCORSO

Panoramica del periodo storico: l’800. Le Società di Mutuo Soccorso sono sorte in gran parte tra la metà e la fine dell’800 grazie ad illuminate persone che per prime hanno colto il significato, l’utilità e la potenzialità di strutture organizzate e gestite secondo il principio della mutualità tra gli aderenti. Il loro scopo principale fu quello di fornire assistenza sanitaria e previdenziale alle più diverse categorie di lavoratori, a quel tempo senza alcuna tutela. Moltissime le categorie che si organizzarono per dar vita a questi sodalizi, prime forme dei moderni fondi pensione e fondi sanitari. Nella nostra regione, tra il 1850 e il 1900, ne sorsero a centinaia.

LA SGMS DI VICENZA

Una delle prime fu quella di Vicenza, fondata nel 1858 e che vide tra i promotori il senatore Fedele Lampertico, grande statista. In quei tempi le nostre terre erano dominio dell’impero Astro-Ungarico il quale concesse malvolentieri il proprio assenso a che queste Società sorgessero, perché viste con molto sospetto in quanto “potenziali” focolai di “Italianità”. Nel 1886 le Società di Mutuo Soccorso vennero regolamentate da un’apposita legge. Infatti, in quell’anno venne emanato un Regio Decreto, il n. 3818, che conferiva loro la personalità giuridica definendo nel contempo i campi di intervento e i principali criteri di gestione. Quel Regio decreto è tuttora l’unica normativa specifica in materia di Mutualità. Si può sicuramente affermare che le Società di Mutuo Soccorso furono le prime forme di auto-organizzazione delle classi sociali e delle categorie di lavoratori, infatti dai principi classici di mutualità, solidarietà, uguaglianza e democrazia, nasceranno successivamente le cooperative e i sindacati dei lavoratori. Nei primi anni del ’900 le Società di Mutuo Soccorso prosperarono, offrendo ampie garanzie di solidità ed integrità etica e morale. Inoltre, essendo enti mutualistici non a scopo di lucro, divennero importanti fucine di quella cultura solidaristica di cui la nostra Regione ha una ricca tradizione.

LE SMS E IL FASCISMO

Con l’avvento del regime fascista tutte le Società vennero commissariate e i loro patrimoni, artistici, storici ed economici, vennero confiscati. Ciò nonostante le Società hanno continuato a vivere anche se, per qualche tempo, le importanti e numerose conquiste sociali ottenute a partire dal Primo dopoguerra potevano far pensare che il compito delle Società di Mutuo Soccorso fosse arrivato al termine. Questi sodalizi, invece, hanno continuato a operare, forti di tradizione e iniziativa, anche imprenditoriale, portando il loro campo d’azione anche nelle attività culturali e ricreative. Oggi molte Società di Mutuo Soccorso, circa 50 in Veneto, esercitano la propria attività proprio in questi settori, oltre che nella mutualità. La Regione Veneto ha promulgato una Legge Regionale per la tutela e la salvaguardia del patrimonio storico e culturale di questi Enti, riconoscendone, quindi, la fondamentale importanza avuta nella nascita, nello sviluppo e nella formazione dell’attuale sistema sociale.

STATO SOCIALE E SGMS

I principi di mutualità e di solidarietà che stanno alla base delle Società di Mutuo Soccorso, hanno fatto sì che esse siano sopravvissute alle varie vicissitudini della nostra storia recente. Dopo più di cento anni questi sodalizi sono ancora attuali ed esprimono forti potenzialità proprio in quei settori che sembravano essere stati completamente assorbiti dallo Stato Sociale. La discussione sulla riforma dello Stato Sociale, discussione attualissima che coinvolgerà tutte le strutture dello Stato, ha riportato una forte attenzione su queste geniali forme di aggregazione ed auto-tutela delle persone, ed ha riconsegnato loro un ruolo che inciderà profondamente sulla formazione delle nuove generazioni sia a livello culturale che economico.

IL FUTURO

Le Società di Mutuo Soccorso si stanno riorganizzando. Proprio nel loro passato hanno ritrovato quegli stimoli che le stanno proiettando verso il futuro. I fondi integrativi sanitari, la mutualità tra i soci, l’essere al di sopra e al di fuori di qualsiasi credo politico o religioso, l’essere vicine alle genti e ai loro bisogni, fa sì che esse siano un punto di collegamento importante tra le Istituzioni e i cittadini. Dotandosi di nuovi e moderni strumenti ripropongono forme di mutualità integrativa sanitaria che saranno non solo molto utili, ma addirittura indispensabili alle future generazioni.

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